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Lavoratori della festa!

Nel giorno in cui la Società Civile ha festeggiato i lavoratori e la Chiesa ha celebrato la memoria di San Giuseppe lavoratore, il Movimento Giovanile Salesiano della Toscana ha voluto riproporre anche quest'anno la sua festa tutta dedicata ai fanciulli e alle loro famiglie. La possibilità di vivere questa giornata di festa in modo alternativo rispetto ai tipici picnic o concerti da piazza è stata negli ultimi anni molto gradita dalle famiglie delle comunità salesiane zonali. Potersi ritagliare uno spazio familiare a livello regionale, in cui le famiglie possano sperimentare cosa significhi giocare insieme, con adulti e bambini, animare ed essere animati insieme, sentirsi accompagnati e infine celebrare l’Eucarestia, non lascia indifferente nessuno. Sappiamo benissimo che nella routine lavorativa tutto questo spesso non risulta possibile, ma quando celebrare il lavoro diventa ricordarsi il senso stesso del lavoro, che è fondamento di dignità umana, propria e dei propri cari, esperienza di servizio non solo per la società, ma anche per il prossimo più prossimo che abbiamo: la famiglia… ecco, questo diventa a dir poco meraviglioso. Ma non solo il mettersi in gioco in prima persona, anche l’essere il primo esempio dei propri bambini all’interno di una squadra e davanti ad una prova del loro livello è un importante componente che la festa ha fatto di tutto per avere al suo interno. C’è stato anche un momento formativo in cui adulti e bambini si sono separati per dedicarsi occasioni di approfondimento. A conclusione della festa genitori, bambini, animatori, Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice hanno sfilato in un corteo per le strade di Livorno dall’Istituto Santo Spirito alla celebre Terrazza Mascagni, dando testimonianza a tutta la cittadinanza con canti, musiche e striscioni dedicati ai nostri due santi fondatori. Perché è proprio vero che anche don Bosco e Madre Mazzarello hanno creato una grande famiglia e questa si sentiva, e forte, per le strade della città. Ogni genitore ha potuto rivivere luminosi ricordi della propria giovinezza MGS o un’esperienza nuova, inaspettata, che ha aperto loro orizzonti diversi, condividendo di più con questi figli che "tornavano sempre così allegri a casa". Il grido, ottimamente musicato, era: missione insieme saremo per la vita degli altri. Come Madre Mazzarello. Come don Bosco. Ma ancora di più come Giuseppe, patrono di questa Chiesa giovane che cammina nella storia facendo rumore, come ha chiesto spesso il Santo Padre, una Chiesa in prima linea per la vita degli altri. Giuseppe, lavoratore e genitore sublime, sposo dalle zero parole e tanti fatti. Perché essere per la vita degli altri, soprattutto all’interno della propria famiglia, è una missione che richiede poche parole e tanto dono di sé, e il Santo custode della prima Chiesa offerta al mondo sa bene cosa significhi e sta davanti a noi come esempio luminoso di una santità quotidiana. Proprio quel quotidiano in cui alla fine dalle feste bisogna tornare e per il quale il Comitato MGS Toscana ha pensato, come gadget-ricordo, un moschettone con l’ashtag del tema pastorale inciso, simbolo proprio della restituzione quotidiana, nel piccolo, di ciò che si è vissuto e ascoltato. Attaccato alle chiavi o ad un borsello ci permetterà di non dimenticarci di avere come prima preoccupazione di farci santi della porta accanto, di non lasciar cadere nel vuoto la notizia di tutte le notizie: la santità è anche per te, per la tua famiglia. Ora. Qui. Allora la festa dei lavoratori ci ha voluto dire che così facendo il lavoro stesso può diventare festa.

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