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156 risultati trovati con una ricerca vuota

  • Formazione Animatori Sardegna nel cuore del mondo

    L'ultima domenica di febbraio si è svolta, dopo tanto tempo, la formazione animatori MGS Sardegna ad Arborea. Dopo la preghiera iniziale, si è sviluppato il tema "Nel Cuore del Mondo" grazie alle esperienze di cinque testimoni: Daniela Pettinao, docente universitario e Salesiana Cooperatrice; Matteo Contis, giovane impegnato nella sanità e animatore salesiano; Giulia e Lelle, famiglia che vive la sua missione all’interno di una comunità; Michele Piga, giovane con la passione per la musica impegnato nella vita pastorale locale e diocesana. Successivamente, dopo qualche abbuffata e altrettante chiacchere, ci si è dedicati ai laboratori volti a capire cosa più è rimasto impresso delle testimonianze del mattino, e su quale sia la nostra missione. In seguito, ci si è divisi per case di provenienza al fine di creare progetti per i propri oratori che si sono conclusi con una breve condivisione. Infine abbiamo celebrato la messa conclusiva e ci siamo salutati. Si è tornati a casa contenti di essere riusciti a fare, dopo svariato tempo, un incontro in presenza, ed essere tornati a vivere a pieno le emozioni di questi eventi.

  • Integrazione: una sfida importante per il nostro futuro

    In questo mese si sono tenuti per i giovani delle Marche e dell'Abruzzo, sempre da remoto, due importanti incontri sul tema integrazione. Un tema complesso e che spesso ci pone degli interrogativi importanti. Il primo incontro con don Emanuele ha trattato la storia e il contatto che lui ha avuto con molti giovani stranieri, che si trovano ad arrivare in Italia in cerca di un futuro migliore. Ci ha fatto riflettere su come hanno difficoltà a trovare un "posto" nel nostro territorio, di come è difficile per loro integrarsi e a volte riuscire ad essere accettati. Ripartire da zero non è mai facile, ma è ciò che li spinge ad affrontare mille ostacoli per migliorare la vita loro e della loro famiglia. Diverso invece, è stato il tema del secondo incontro, dove padre Sergio, un padre gesuita che da anni lavora a Scampia, ha affrontato l'argomento dell’”integrazione" da un'altra prospettiva. Mosso dallo spirito di servizio, ci ha raccontato delle molte iniziative che ha attuato per quei giovani che tutti i giorni vivono nella criminalità. Ci ha reso partecipi di molti aneddoti che ha vissuto e di come con la determinazione e un po' di coraggio ha smosso qualcosa nelle loro esistenze e ha convertito molti cuori. Abbiamo riflettuto su come noi ci poniamo di fronte a tutto questo e su come magari molte volte abbiamo dei pregiudizi e potremmo migliorarci. Entrambi gli interventi ci hanno fornito degli importanti spunti e ci hanno fatto capire come basta mettersi magari in un'ottica di ascolto e di accoglienza per fare la differenza. Una piccola sfida per un futuro migliore.

  • Gesù è vivo, e ti vuole vivo!

    È iniziata da poco la Quaresima 2021 e, anche quest’anno, il Covid ci ha costretto ad annullare gli Esercizi Spirituali che le nostre zone avrebbero vissuto nelle prossime settimane. Nel prendere atto della cosa, come Segreteria MGS IC ci siamo domandati quale sarebbe stata la proposta migliore da fare per non lasciar passare questo tempo prezioso di cammino fino alla Pasqua di Resurrezione del Signore. La risposta è stata semplice e immediata: dobbiamo metterci in ascolto orante della Parola per riorientarci verso Cristo, unica vera bussola, come papa Francesco ci ha ricordato questo Mercoledì delle Ceneri. Da qui nasce la proposta degli Esercizi Spirituali che vedranno il nostro territorio impegnato dal 19 al 21 Marzo in tre giorni di silenzio, preghiera e ascolto della Parola, vissuti dove possibile nelle nostre case salesiane, con l’opportuno rispetto di ciò che le norme anti-Covid prevedono, oppure dalla propria abitazione qualora le limitazioni non permettano l’incontro nei nostri ambienti. Potranno partecipare i giovani dai 18 ai 30 anni, compresi coloro che stanno ancora vivendo l’ultimo anno di liceo. Le tre predicazioni, due il sabato e una la domenica, avverranno tramite la piattaforma Zoom e lasceranno spazio a tempi di silenzi e di condivisione, anche queste online per chi sarà a casa e in presenza per chi potrà. Consapevoli poi che essere a casa è molto diverso dallo stare in un eremo, magari immerso nella natura, per fare deserto ognuno secondo i propri tempi, abbiamo deciso di proporre, per chi vorrà, nella giornata di sabato mattina un laboratorio di Introduzione alla Preghiera in cui ognuno potrà acquisire elementi utili per imparare ad entrare nell’intimità del cuore dove il Signore parla a ciascuno. Inoltre, come per lo scorso anno, alcuni sdb e fma hanno dato la loro disponibilità per dei colloqui personali per conservare il prezioso elemento di confidenza e dialogo che gli esercizi rappresentano. Per poter partecipare agli Esercizi Spirituali confrontati con il responsabile della tua casa. Per iscriverti è sufficiente inviare, entro l'8 marzo, una mail a materiale.spaziomgs@gmail.com specificando NOME, COGNOME, ETA’, CASA DI PROVENIENZA e MAIL. Nel caso in cui i referenti preferiscano mandare un'unica mail per tutti i partecipanti, chiediamo di raccogliere comunque i dati di tutti per una comunicazione più efficace. Verrà successivamente inviata una mail agli indirizzi forniti in cui verranno indicati i link per collegarsi alle predicazioni, ai momenti di condivisione e al laboratorio di preghiera. Per quest’ultimo, la partecipazione sarà libera, ma, al fine di avere un’indicazione dei numeri per poter vivere al meglio l’esperienza, verrà inviato un questionario da completare per indicare l’interesse o meno a partecipare. Pur consapevoli che sicuramente queste modalità non rispettano il criterio del “si è sempre fatto così”, pensiamo che siamo chiamati a rispondere con coraggio e speranza alla sfida più grande che questo tempo ci propone: comprendere che Cristo vive e che ci vuole Vivi. Siamo pronti a riscoprire questa vita vera a cui siamo chiamati e nel farlo insieme, anche se lontani, non possiamo che vedere un’esperienza di Grazia che ci fa riscoprire il nostro essere famiglia salesiana, ma soprattutto chiesa.

  • MissioLab 2021 - Distanti ma vicini, da tutta l’Italia Centrale

    Può un piccolo virus fermare la voglia di fare, di crescere, di confrontarsi e di amare? No, e il gruppo del MissioLab 2021 lo sa bene! Venerdì 22 gennaio 2021, si è svolto il primo incontro del MissioLab dell’MGS Italia Centrale. L’incontro, organizzato da un’equipe insuperabile e gestito da don Francesco De Ruvo, si è svolto online e ha coinvolto circa 50 ragazzi tra i 17 e i 25 anni provenienti da tutta l’Italia Centrale. Dopo una breve presentazione attraverso un padlet, si è subito parlato di spiritualità missionaria salesiana con don Francesco Carta, continuando con una riflessione di suor Ilaria Fara su come don Bosco abbia affrontato il colera e Maria Domenica Mazzarello il tifo. Dopo questi due interventi, Luca e Chiara, due giovani che hanno fatto l’esperienza missionaria nel 2019 a Rod el Farag (Il Cairo, Egitto), ci hanno parlato un po’ della loro esperienza, raccontandoci cosa vuol dire essere chiamati e mandati a servire con lo stile originale che Don Bosco ci ha insegnato in un contesto diverso da quelli dell’Italia Centrale. L’incontro, infine, si è concluso con un altro padlet, riguardante l’espressione “nel cuore del mondo”, il tema caratterizzante di questo percorso bello e intenso del MissioLab di quest’anno. Un’occasione, un incontro di circa 60 persone che si sono connesse con gli altri per imparare, per crescere, per vedersi, per conoscere e per servire nel nome di Don Bosco. Questo raduno di giovani provenienti da ogni parte dell’Italia Centrale ha dimostrato ancora una volta che essere a distanza non vuol dire essere distanti, e che si può amare, fare qualcosa per gli altri e sognare anche in situazioni come queste, come don Bosco e Maria Domenica Mazzarello ci hanno insegnato.

  • Infuocati d’Amore per gli altri

    È il 22 novembre, è una domenica. Alle 9:15 più di 80 ragazzi sono collegati su zoom, tutti insieme per la formazione animatori del Movimento Giovanile Salesiano della Toscana. Ero tra gli 80 partecipanti, e ho potuto ascoltare e ricevere moltissimi spunti, nonostante, come sappiamo, la modalità a distanza spesso limiti la riuscita di molte esperienze. La formazione era intitolata così: “La mia missione è ardere. Formazione e maturazione di una cittadinanza responsabile”. Ma… mi ricorda qualcosa. Ma certo! La formazione animatori dell’anno scorso era proprio “La mia natura è il fuoco!”. La tematica di quest’anno si collegava direttamente a quella dell’anno scorso, quando ci siamo accorti che c’è un fuoco dentro di noi, un ardore tutto volto alla bontà, che riguarda ogni parte di noi: dal corpo, alla mente, all’anima. Se allora c’è un legame tra tutte le parti di noi stessi, c’è anche fuori di noi, nella società in cui viviamo. Se l’anno scorso abbiamo guardato dentro di noi, ora ci guardiamo attorno. Pensando alla nostra società odierna, potrebbe sopraffarci un sentimento di sconforto: siamo giovani in un mondo pieno di disuguaglianze e ostacoli. Ma avrebbe senso vivere passivamente ciò che accade intorno a noi? Sentiamo una responsabilità, uno slancio. Quando scopro chi sono, ho tanta voglia di dire: “Eccomi!”. Inizia così quindi la nostra formazione animatori: abbiamo risposto ad una serie di domande per riflettere su quanto e come viviamo la nostra città, che è la società a noi più prossima. Quanto ci sentiamo coinvolti, quanto percepiamo i bisogni delle persone intorno a noi, anche al di fuori dei luoghi che frequentiamo più spesso…tutte domande che ci hanno aiutato ad iniziare la riflessione. La mattinata è proseguita con una bella testimonianza: a raccontarci qualcosa della sua vita è stato Corrado, un salesiano cooperatore di Prato che con sua moglie e insieme ad altri cooperatori gestisce l’oratorio nella sua città. La formazione avrebbe dovuto tenersi proprio lì, dove Corrado e i ragazzi dell’oratorio ci avrebbero accolto; nonostante le circostanze, Corrado ci ha raccontato della sua vita, trascorsa fin dai primi anni in oratorio, e di come a Prato i salesiani si siano guardati attorno e abbiano intravisto il bene che un oratorio poteva fare in una città grande come Prato. Quella di Corrado in un certo senso è stata una vera e propria missione: quella di dedicare la sua vita ai giovani. Un sogno, una chiamata a “muoversi” verso il mondo, un fuoco che brucia d’Amore per gli altri. Abbiamo capito che un sogno è da custodire: è necessario che questo desiderio ardente, scontrandosi con la realtà, non si spenga ma si accenda! Il nostro sguardo sulla nostra società sarà profondamente cambiato, sarà rinnovato da quell’Amore. La nostra città, i luoghi intorno a noi dove ci sentiamo chiamati saranno il nostro campo, il luogo dove lavorare. Dopo questa intensa mattinata, facendosi ormai ora di pranzo, ci siamo salutati dandoci un piccolo impegno: guardare attorno alla nostra casa, magari fare due passi per sgranchirsi le gambe, e provare ad attivare tutti e 5 i nostri sensi per accorgerci di qualcosa a cui non avevamo mai prestato attenzione. Quando ci siamo di nuovo collegati tutti, abbiamo condiviso foto, frasi, tutto ciò che potevamo condividere. Guardarsi attorno, andare per la città, per Don Bosco e Madre Mazzarello ha significato spesso andare nei luoghi che noi oggi chiameremmo periferie, e trovare in quei luoghi il vero cuore del mondo, in quei ragazzi buona stoffa. Era una vera urgenza rendere i propri ragazzi buoni cristiani e onesti cittadini, liberi, attivi e responsabili: e come farlo se non attraverso il lavoro e l’istruzione? All’oratorio si formavano giovani abili nel loro mestiere, di cui avrebbe tratto beneficio non solo l’oratorio, ma tutta la società. Don Bosco e Madre Mazzarello sono stati loro stessi cristiani nel mondo. L’ultima parte della giornata è stata dedicata alla condivisione divisi per case di provenienza. È stato molto importante calare tutto ciò che ci siamo detti nel nostro quotidiano, nel particolare delle nostre realtà: sentiamo il desiderio, l’ardore che ci spinge a guardarci attorno. È un fuoco che si accende per gli altri.

  • Avvento MGS - 5 insegnamenti della pandemia

    Come vivere in tempo di Covid l’Avvento che inizia? Noi giovani della Segreteria MGS IC ce lo siamo chiesti con una certa urgenza e tanta incertezza dopo aver annullato gli Esercizi Spirituali nelle nostre zone. Come essere MGS anche in questo momento? Cosa proporre agli universitari e ai giovani lavoratori che si vedevano mancare una tappa così importante del loro cammino? Ci siamo subito resi conto che un surrogato non sarebbe stato possibile, ma che forse eravamo chiamati a camminare su una strada nuova, un’opportunità che questo tempo ci offriva e che non era da sprecare. Speranza è la parola che è risuonata nel cuore di ognuno ed il desiderio di riaccenderla tramite un cammino semplice, fatto di preghiera e una provocazione forte, ha messo insieme i pezzi di un puzzle che ha iniziato a prendere forma sotto i nostri occhi domenica 29, Prima Domenica d’Avvento, tramite la voce autorevole di don Pascual Chavez. E quale provocazione migliore che quella di iniziare a tirare le somme di quello che il Covid ci ha insegnato finora e continua ad insegnare in un orizzonte di Speranza, finestra all’interno del quale l’Avvento assume il suo vero significato? Osservare che la vita è prevalsa, nella consapevolezza che non siamo immortali, riscoprire la necessità di progettare un nuovo futuro ripartendo da un sempre più invocato cambiamento sociale nell’orizzonte di un vero rispetto dei diritti umani. Ecco a cosa ci ha richiamato don Chavez con il suo linguaggio semplice, ma capace di interpellarci in modo impellente, ecco cosa, come MGS IC, mediteremo in questo tempo di Avvento nelle prossime domeniche con la preghiera del rosario per concludere, come abbiamo iniziato, con un pensiero di buona notte di Chavez la quarta domenica di Avvento. Se, come Chavez ci ha ricordato, l’Avvento è il tempo per nutrire la nostra nostalgia di Dio, questo cammino che iniziamo a vivere non potrà che prepararci come giovani della famiglia salesiana a colmare questo vuoto con la Speranza della nascita del Redentore che viene ogni giorno e che, ogni giorno, ci salva.

  • “Buoni Cristiani e Onesti Cittadini”: scopriamo qualcosa di più sui Diritti Umani

    Domenica scorsa, 22/11/2020, ho partecipato alla Formazione Giovani MGS Liguria incentrata sui Diritti Umani. L’incontro è iniziato con la visione della Strenna 2020, un momento estremamente suggestivo perché la voce narrante del video racconta l’episodio in cui Don Cafasso invita Don Bosco a “guardarsi intorno” e ciò che Don Bosco vede è la gioventù abbandonata e bisognosa dell’800, ma le immagini del video mostrano la gioventù di oggi e, nonostante siano passati quasi 200 anni, la descrizione è tristemente ed estremamente calzante. Siamo quindi ancora oggi chiamati a prenderci cura dei giovani. Come possiamo farlo? Una precisa indicazione è contenuta in Lc 10, 25-37: “Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione”. La figura del samaritano ci richiama, come ci ricorda Papa Francesco, alla nostra vocazione di cittadini responsabili. Non serve avere funzioni importanti nella società, se non abbiamo nel cuore l’amore per il bene comune e la voglia di trovare il tempo per permettere a questo amore di fruttificare. La domanda che dobbiamo porci è: con quale dei protagonisti della parabola del buon samaritano mi identifico? Siamo chiamati ad essere costruttori di un nuovo legame sociale: perseguire il bene comune. “L’esistenza di ciascuno di noi è legata a quella degli altri: la vita non è tempo che passa, ma tempo di incontro”. Questa nuova consapevolezza è stata suggellata dalla Preghiera di Papa Francesco per ricevere lo “spirito fraterno” che ci permetta di costruire il mondo che Dio ha pensato per noi. Potrebbero sembrare tutte belle parole, ma poi, nella pratica, come faccio a vivere questa “vocazione di cittadino responsabile”? Ad esempio facendomi aiutare dalla testimonianza di chi la sta già vivendo! Così Suor Maria Grazia Caputo (iniziatrice dell’esperienza dell’Ufficio dei Diritti Umani presso le Nazioni Unite a Ginevra, con due ONG: l’Istituto Internazionale di Maria Ausiliatrice e il VIDES Internazionale) ci ha aiutato a scoprire qualcosa di più sulle tematiche relative all’educazione ai Diritti Umani, sulla loro storia e sugli organi che vigilano sull’applicazione degli stessi nei vari Paesi del mondo. È stato importante perché effettivamente se non sappiamo neanche quali sono questi diritti umani, come possiamo pensare di difenderli? Dopo il preziosissimo aiuto di Suor Maria Grazia, divisi in gruppi, abbiamo ragionato e fatto un po’ di condivisione su 6 parole chiave: dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza e giustizia. A questo punto eravamo pronti per ascoltare Irene Nannetti, una giovane bolognese che ci ha raccontato del suo impegno politico a partire dalla sua esperienza di consigliera comunale a Monte San Pietro (BO). Irene ci ha fatto riflettere sul fatto che non dobbiamo e non possiamo aspettarci che ci governa pensi a tutto. La parola chiave per far funzionare la società è corresponsabilità. Ci ha infatti fatto notare come anche il buon samaritano non si prende cura da solo del suo prossimo, ma si appoggia all’albergatore. Inoltre ci ha giustamente ricordato che il contributo che un giovane può dare alla propria comunità è importantissimo, perché porta ricchezza e anche solo con la preghiera può dare sostegno! Attraverso questa formazione ci sono stati dati degli spunti per rispondere “Eccomi!” alla chiamata ad essere cittadini responsabili (o “buoni cittadini” per dirla alla Don Bosco!). Vi invito tutti a non perdere l’occasione di partecipare ai momenti formativi perché è un buon modo per approfondire tematiche importanti per il vostro cammino umano e di fede.

  • Giovani e cambiamento

    Non sarà di certo il covid-19 a fermare le iniziative giovanili! Da poco si è dato inizio a una serie di incontri virtuali serali, sulla piattaforma Zoom, che vede protagonisti i giovani dai 18 anni in su, sacerdoti e suore di Marche e Abruzzo. Una vera e propria novità per il territorio che ha riscosso particolare successo con la partecipazione al primo incontro di circa 74 persone. Questi appuntamenti prevedono la discussione di tematiche attuali e una parte di esse saranno basate su un "vademecum" ovvero la "Laudato si" di Papa Francesco. Il 12 novembre, primo incontro, si è parlato di un problema molto attuale: il cambiamento climatico, con i suoi effetti sul pianeta e tutto ciò che possiamo fare per ridurre gli impatti ambientali. È stato poi approfondito meglio dai diversi gruppi, formati dagli organizzatori all'interno della riunione virtuale, dove c'è stato uno scambio di idee e opinioni riguardo l'argomento trattato. Nell'organizzazione di questo percorso che abbiamo iniziato e continueremo a seguire insieme troviamo salesiani e giovani di diverse case della zona Marche-Abruzzo, uniti per portare avanti questa iniziativa tutta nuova per le nostre regioni. Il prossimo appuntamento sarà per l'11 dicembre, sempre da remoto, sperando presto di poter tornare alla normalità e chissà, magari, anche di poterci incontrare tutti insieme!

  • Sguardo rivolto al futuro

    11 novembre 1875, Torino, don Bosco benedice la prima spedizione missionaria salesiana. 14 novembre 1875, Genova, salpa la nave con i primi missionari salesiani a bordo. 11 novembre 2020, Genova, ricordiamo i 145 anni da questa prova di coraggio da parte di don Bosco e dei giovani che si sono affidati a Lui e sono partiti diretti verso l’Argentina. Sì, parliamo di coraggio e fiducia nel Signore, come ci ricorda don Francesco leggendoci le Memorie sul tramonto del Porto Antico di Genova: don Bosco sapeva che questa spedizione era la cosa giusta, sapeva che c’erano altri giovani poveri nel mondo che avevano bisogno di conoscere Dio e di sentirsi amati, eppure al momento della partenza aveva il viso rosso per lo sforzo di non piangere… immaginiamo la situazione: siamo nel 1800, con le navi costruite con le conoscenze del tempo e con il grande interrogativo di cosa avrebbero trovato una volta attraccati a La Boca, un quartiere di Buenos Aires. Forse questo non è solo coraggio, è una spinta che viene da dentro, un desiderio grande di lasciarsi guidare da Dio, affidandosi a Lui… così facendo don Bosco e i primi missionari, ci danno la possibilità ancora oggi di fermarci per ricordarci di loro e pensare. Per riflettere al meglio abbiamo vissuto alcuni momenti nel pomeriggio di mercoledì che ci aiutassero ad ascoltarci, ad ascoltarLo e ad ascoltare più in generale il mondo in cui siamo chiamati ad operare… perché è vero che il nostro carisma è per i giovani più poveri e gli ultimi, ma a volte ci dimentichiamo che i giovani che hanno bisogno di noi vivono in qualsiasi parte del mondo, che sia un altro continente o sotto casa nostra. Gli spunti di riflessione sono sicuramente stati tanti per i giovani del MGS dell’Italia Centrale, grazie all’intervento del direttore del Museo del Mare di Genova e dei vespri pregati virtualmente insieme al cardinale Bagnasco. Tutto questo si può riassumere nelle parole del Rettor Maggiore che ci ha dato la Buonanotte, come era solito fare don Bosco: missionarietà evangelica. Tutti siamo chiamati ad essere missione, a spostarci per andare incontro ad altre realtà, così come i discepoli si spostarono per far conoscere un Dio misericordioso, che parlasse di amore e fraternità. Spesso associamo le parole missione, migrazioni e multiculturalità, alla politica… ormai viene tutto strumentalizzato e sfruttato dai social media in una società in preda alla globalizzazione, invece, proprio noi, abbiamo la responsabilità di ricordare al mondo che siamo tutti esseri umani e, proprio per questo, dobbiamo aver voglia di costruire ponti, per noi abitanti della stessa Terra e residenti sotto lo stesso cielo. 145° anniversario non solo per ricordare, ma anche per progettare, per guardare al futuro. È facendo memoria che si può partire con il giusto approccio ad un tema così delicato e al contempo così importante… ci muoveremo a piccoli passi e stiamo cominciando a camminare scegliendo il nome della scuola di mondialità, fondamentale per sensibilizzare i giovani e formare coloro che si sentono chiamati a lavorare in questo campo. Passo dopo passo arriveremo #NELCUOREDELMONDO.

  • 145° prima spedizione missionaria salesiana

    Mercoledì 11 novembre 2020 celebreremo i 145 anni dalla partenza dei primi salesiani missionari. Purtroppo la situazione ci costringe a ricordare questo grande evento non in presenza ma online. D'altra parte sarà questa per noi una bella occasione per incontrarci, come Italia centrale, e rievocare insieme questo momento così importante per la storia salesiana. Nel dettaglio gli orari della giornata: h 15:00 - 1° Momento Incontro con il Direttore del Museo del Mare h 16:15 - 2° Momento Rievocazione dal Porto di Genova h 17:45 - 3° Momento Preghiera dei Vespri con il Card. Angelo Bagnasco (Arcivescovo Emerito di Genova) h 21:00 - 4° Momento Sogno Missionario MGS IC. Presentazione dei Nuovi Progetti e Buonanotte del Rettor Maggiore Tutti i diversi momenti saranno trasmessi in diretta da Genova, e si potrà partecipare attraverso Zoom (Meeting ID 878 7552 3950 - Passcode: 11112020). Scarica il libretto per seguire l'evento!

  • Dietro le quinte del Forum MGS IC

    Questo FORUM è stato per me una meravigliosa conferma, una conferma supportata da tante Bellezze: la bellezza della collaborazione di chi si è messo in gioco e non si è fatto abbattere dalle mille difficoltà di questo anno sui generis; la bellezza della famiglia che si incontra ogni tanto, ma sembra non si sia lasciata mai; la bellezza di chi non smette mai di dire grazie e che ad ogni sfida e difficoltà si mette a servizio; la bellezza di essere tanti e respirare grazie ad un unico grande cuore salesiano! Sara Lodovichetti, Ancona “Un Forum DIFFUSO!” questo è stato il nuovo slogan che ci ha invitato a partecipare alle tre giornate del Forum MGS “Creati per la Bellezza”. E possiamo dire che per noi del Comitato MGS Toscana è stato davvero così! Fin da subito ci siamo sentiti orgogliosi di ospitare il Forum a casa nostra e far vedere le bellezze di Firenze ai nostri amici del Movimento Giovanile Salesiano. Con impegno e creatività ci siamo resi disponibili per venire in aiuto, anche solo con l’ospitalità, a chi ha magistralmente coordinato tutta la regia di queste tre splendide giornate. Vivere con la Segreteria MGS questi giorni ha reso questa esperienza ancora più bella. Vedere la dedizione, la passione, la cura e l’attenzione con la quale hanno preparato queste giornate è stato per tutti noi una bella testimonianza di un servizio per e con i giovani che si fa concreto, visibile e bello. Vi lascio una “chicca” dal dietro le quinte che è ancora ben impressa nella mia mente e nel mio cuore: al termine della Celebrazione del mandato nella giornata che concludeva il Forum, eravamo tutti riuniti davanti ad un piccolo computer per vedere e salutare tutti i partecipanti dalle varie case del nostro territorio, in quel momento è stato chiaro che le distanze non esistevano più, c’era solo tanta Bellezza che si diffondeva! Suor Marta Giuliano, Firenze Partecipare a questo forum è stato davvero particolare: fosse stato a Firenze avrebbe concluso un pezzo della mia storia, iniziato 10 anni fa con la mia prima partecipazione da protagonista fra quelle strade che poi sarebbero diventate casa negli anni universitari, vedendomi stavolta invece al servizio per gli altri. È stato ancora più prezioso invece vivere questi giorni nel mio oratorio insieme ai ragazzi più piccoli. Occhi nuovi per me e per loro che si sono scoperti unicamente e reciprocamente Belli vivendo insieme nella nostra casa. Ed io, con il cuore moltiplicato negli oratori che negli anni mi hanno accolto, ho avuto la possibilità di rileggere la mia storia. Una storia firmata di Bellezza e fruttuosa perché ricca di seminato. Così le parole della tavola rotonda hanno risuonato forte in me e nel mio piccolo, disegnare il vademecum insieme a Maria Giulia ed Andrea è stata la conferma della mia obbedienza alla realtà. D'altra parte il frutto di un lavoro condiviso, proprio perché passando attraverso le difficoltà del confronto, non può che portare con sé l'impronta della Sua Bellezza. Elisa Diamanti, Terni Condivisione, riflessione e ascolto. Son queste le tre parole che ho portato a casa da questo Forum.  Sono stata molto contenta di partecipare e di aver contribuito in parte alla realizzazione della coreografia dell’Inno. È stata un’esperienza molto bella, che mi ha dato l’opportunità di mettermi in gioco al 100% e mi ha anche dato la possibilità di incontrare nuove persone e approfondire la conoscenza di un Movimento Giovanile, quello Salesiano, che ha tanto da offrire a giovani curiosi come me! Gaia Panniglia, Roma Sacro Cuore

  • Voci del Forum

    Questo Forum ha portato con sé una valanga di emozioni forti anche se purtroppo non siamo riusciti a visitare Firenze. Sicuramente però, al di là di queste piccole divergenze quello che mi ha lasciato è stato ben altro di una banale amarezza: la riscoperta del vero valore di “Comunità” che va oltre il contatto fisico, il sentirsi amati da Dio e da tutte quelle persone che ci sono state accanto in questi tre giorni e infine, il capire che quello che ci circonda viene da un progetto, bellissimo, di Dio e che è nostro compito preservarlo e renderlo nostro. “Creati per la Bellezza” non è solo un tema, ma è il dono più grande che ci potesse essere fatto. Paolo Marcelli, Latina L’11-12-13 settembre per la prima volta abbiamo avuto la possibilità di partecipare al Forum MGS, un’esperienza che avremmo dovuto (e magari voluto) vivere insieme alle altre realtà dell’IC a Firenze, ma che a causa del Covid è stata vissuta da ogni casa nel proprio ambiente. Nonostante le difficoltà telematiche, ci siamo sempre sentiti connessi con gli altri 876 ragazzi provenienti dalle 39 case, uniti dall’obiettivo di condividere la gioia di una grazia così grande. Attendere con ansia il lancio delle live e l’annuncio della propria città, essere pronti per alzarsi e ballare, interagire con gli altri oratori ci ha resi parte di una unica grande famiglia. Attraverso le letture, le testimonianze, le canzoni e la condivisione abbiamo potuto approfondire il tema della bellezza. Come recita l’inno “creati per la bellezza, amati per abitare, scelti per custodire un mondo che ci vuole santi” siamo tutti unici e voluti da Dio per fare cose belle ed essere testimoni nelle nostre realtà della Sua immagine. Anche se capita di dimenticarlo, siamo creati da e per la bellezza quindi dobbiamo impegnarci ogni giorno a dare il meglio di noi: solo così possiamo aspirare alla santità. Alla conclusione di questi tre giorni insieme, ciascuno di noi ha ricevuto dei semi segno di crescita di quella bellezza che possiamo coltivare in noi, grazie alla costanza, alla cura e alla pazienza che, come permette alla pianta di crescere, permetterà a noi di germogliare un giorno. Entusiaste dell’esperienza vissuta diversamente dal solito, aspettiamo con ansia il prossimo Forum MGS, consapevoli di essere “custodi della carezza di Dio”. Francesca Liguori e Maria Luce Ciarrocca, Ancona La cosa che ci hanno colpito di più di questo Forum sono state le condivisioni e le testimonianze che abbiamo ascoltato; una in particolare è stata quella di Giorgio La Pira perché è riuscito a guardare la realtà che lo circondava, a capire quello che succedeva in città e, infine, è riuscito a difendere e aiutare i più deboli e a dare loro la speranza. Di questo Forum ci è piaciuto un sacco il fatto che nonostante non fossimo a Firenze insieme a tutti gli altri ragazzi, ci siamo sentiti comunque parte di un qualcosa che ci unisce tutti. Il momento più bello sicuramente è stato quando ci siamo incontrati a Genova Sampierdarena con il MGS della Liguria perché, durante le ore che siamo stati lì, era come se fossimo tornati alla “normalità”; si giocava, si scherzava e si rideva e pensiamo che in questo periodo avere un po’ di spensieratezza faccia bene! Per noi è stata una bellissima esperienza, che ci ha dato una consapevolezza diversa rispetto al periodo che stiamo vivendo. Sicuramente non è stato facile per nessuno (soprattutto per chi l’ha organizzato) e per questo vogliamo ringraziare tutte le persone che hanno lavorato dietro alle quinte per darci questa opportunità senza farci mancare nulla. Grazie al Forum abbiamo avuto la possibilità di staccare la “spina” da tutto quello che ci circonda per due giorni e di poter guardare un po’ più dentro di noi. Chiara Barella e Stefano Suella, Genova Corso Sardegna

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