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Il coraggio di fare delle scelte

Domenica 23 febbraio si è svolta la Formazione Giovani del Movimento Giovanile Salesiano della Liguria. Siamo stati accolti dagli animatori della casa di Varazze insieme a un'abbondante colazione che ha portato subito un po' di sole in una giornata decisamente uggiosa.

Dopo i saluti abbiamo iniziato una riflessione continuando il tema della scorsa formazione incentrato sulle Beatitudini, focalizzandoci in particolare sui grandi temi della giustizia e della pace.

Ad accompagnare la riflessione ci sono state poste domande sulle ingiustizie che notiamo nel nostro mondo e su quelle che mettiamo in atto noi giovani, insieme all'aiuto di una canzone dei Negrita che in una parte del brano canta così: “Come diventa facile voltarsi e non guardare, come diventa facile pensare non è colpa mia...” Ci siamo inoltre interrogati su quale esempi e quali azioni concrete possiamo fare per dare il giusto esempio ai più piccoli.

Successivamente abbiamo fatto un laboratorio dedicato agli operatori di pace, dove ci siamo potuti confrontare sulle figure di 3 persone: Don Giuseppe Diana (prete assassinato dalla camorra per il suo impegno antimafioso), Etty Hillesum (vittima “volontaria” dell'Olocausto) e Nicolò Govoni (giovane missionario laico al servizio dei più piccoli). Ecco, descrivere in poche parole queste figure non rende assolutamente loro giustizia, ma in questo tempo di Quaresima una ricerca sulle loro vite potrebbe aiutare le nostre meditazioni in un'ottica di rinuncia in favore di un bene più grande.

La mattinata si è conclusa con la Messa nella chiesa di Sant'Ambrogio insieme alla comunità di Varazze e successivamente con il pranzo.

Nel pomeriggio, dopo un momento di svago, abbiamo potuto ascoltare una preziosa testimonianza di santità della porta accanto, vissuta in uno sano spirito di amicizia: Carlo Grisolia e Alberto Michelotti. A raccontarci la loro storia sono stati amici e parenti, che hanno ripercorso le vite di questi due giovani con una semplicità e un affetto che hanno puntato dritto al cuore. Questi ragazzi genovesi appartenenti al Movimento dei Focolari hanno dimostrato che la santità è una chiamata per tutti, non solo per i supereroi. Dai racconti dei loro cari e dalle loro lettere abbiamo conosciuto due figure molti semplici, che sapevano mettere la Parola ovunque andassero, condividendo gioie e fatiche tra loro, ma anche con il prossimo. Due giovani vite salite al Cielo molto presto, ma di cui il ricordo vive ancora nei cuori di chi li ha conosciuti.

Questa formazione ci lascia un promemoria importante: che davvero si può essere santi #lìdovesei, soprattutto nella vita quotidiana, con molta semplicità, ma portando intorno a noi un Amore grande.

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