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Chiamati da Dio ad essere testimoni del Risorto e pescatori nella Chiesa


Questa è la proposta che ci viene fatta durante gli Esercizi Spirituali in Sardegna, ad Arborea (OR), svoltisi da venerdì 24 a domenica 26 novembre.

La vera domanda che ci siamo posti in questi giorni è: cosa posso fare per essere testimone?

Grazie alla guida di Don Ivan, Don Gabriele, Don Daniele e ai consigli di Suor Loredana e suor Debora abbiamo potuto analizzare e riflettere su alcuni brani del Vangelo.

Il primo che ci è stato presentato è l’Annunciazione dell’arcangelo Gabriele a Maria, esempio lampante della differenza tra credere in Dio e far affidamento in Lui: Dio ci viene incontro facendo il primo passo, sta a noi saperLo ascoltare e sentirLo nel nostro cuore.

Spesso il nostro modo di pensare prevale su quella che è la logica di Dio nel momento in cui crediamo che i criteri per i quali Dio ci chiama siano gli stessi della nostra società o della nostra valutazione personale: Maria era una ragazza semplice, giovane, che abitava in una piccola città; sconosciuta dal mondo ma famosa per Dio.

Inoltre abbiamo fretta di avere subito tutte le risposte alle domande che gli poniamo e andiamo nel panico se non sappiamo esattamente dove ci porterà ogni singolo passo del nostro cammino, quando basterebbe semplicemente dire ‘’Eccomi!’’ e farci sorprendere da Dio.

Dopo la lectio e la medidatio abbiamo pregato i vespri per ringraziarLo e chiederGli di guidarci in questi giorni di riflessione e condivisione.

Dopo la cena grazie all’organizzazione di Marco e Michele siamo tornati tra i banchi di scuola giocando insieme tra la ricreazione, l’ora di italiano e quella di matematica.

La giornata di sabato è iniziata con il sole e le lodi, per continuare poi con la riflessione sul brano dell’ascensione di Gesù grazie al quale abbiamo potuto ragionare sul fatto che ognuno di noi può fare la differenza perché è testimone dell’amore di Dio che si è donato per noi. Possiamo solo essere grati e felici, invocare lo Spirito Santo e metterci nelle Sue mani!

La giornata è continuata con la messa e la condivisione delle nostre riflessioni.

Di pomeriggio abbiamo avuto l’occasione di essere abbracciati da Lui grazie alla celebrazione penitenziale in cui abbiamo potuto pregare, ascoltare e farci provocare dalla Sua parola per poi confessarci.

Come ci eravamo ripromessi all’inizio di queste giornate, abbiamo continuato ad affidare a Maria i pesi che ci portavamo appresso e a chiederLe di aiutarci a custodire i tesori che Dio ci ha affidato attraverso la preghiera del Rosario.

Dopo cena ognuno di noi ha avuto occasione di pregare per gli altri durante l’adorazione eucaristica grazie anche alle letture preziose proposte da Don Ivan e ai canti.

L’ultima giornata di esercizi abbiamo ragionato sul perché ognuno di noi potesse dire ‘’l’anima mia magnifica il Signore’’, su quali bellissimi doni ci ha fatto e sul modo in cui Lui ci accompagna durante la nostra vita. L’ultimo testo che abbiamo letto insieme era quello in cui Gesù ci chiede di affidarci e fidarci di Lui prendendo il largo e gettando le reti: è arrivato il momento di prendere coraggio e trasformare in realtà tutto l’amore provato e ricevuto in questi giorni di ritiro dimostrando agli altri che non esiste paura se Dio è accanto a noi!

Abbiamo partecipato insieme all’Eucarestia e condiviso le nostre impressioni sui brani.

La vera nostra missione, però, è iniziata domenica nel momento in cui siamo tornati a casa e abbiamo capito che Dio ci dà la libertà di essere testimoni di quanto sia felice la nostra vita se Lui è presente!


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